Alice è molto distratta e non riesce a seguire la lezione di storia che le sta insegnando sua sorella. Per la ragazzina è molto meglio giocare con il suo gattino Oreste oppure cogliere e intrecciare le margherite del campo. E' bello immaginare un mondo incantato dove gli animali e gli oggetti prendono forma e possono parlare: un paese delle meraviglie.
Ma ecco che Alice vede un coniglio bianco, anzi un Bianconiglio, che guarda l'orologio nel tascino e corre ripetendo che è tardi. Alice vorrebbe chiedergli dove è diretto, ma lui non le presta attenzione e si infila in un'apertura buia e stretta. La ragazza decide di inseguirlo, anche se non dovrebbe, e si ritrova in un corridoio scuro dove vede l'ombra del coniglio dietro all'angolo.
Tenta di inseguirlo e vede una porta dalle dimensioni minuscole, così afferra la sua maniglia, ma incredibilmente la porta parla e Alice stupita chiede di poter entrare. Però la ragazza è troppo grande per potervi passare, ma nulla è impossibile ed ecco che appare un tavolo con sopra una bottiglia con l'etichetta "Bevimi".
Alice incuriosita ape la bottiglia e assaggia il suo contenuto, diventando sempre più piccola. Ora potrebbe passare dalla porta, ma la chiave della serratura è rimasta sul tavolo, così la serratura le cnsiglia di mangiare uno dei biscotti che appaiono in una scatola accanto a lei.
Alice ne assaffia uno e diventa così alta da arrivare a toccare il soffitto del corridoio. Preoccupata di non riuscire ad uscire si mise a piangere allagando la stanza con le sue lacrime.
Ritrova la bottiglia e beve il suo contenuto tornando piccola, ma cascando al suo interno. Fortunatamente la bottiglia galleggia ed Alice può attraversare la porta. Al di là di questa c'è un mare agitato dove Alice vede tre uccelli: uno di loro galleggia sull'acqua, un altro lo spinge, mentre il terzo, chiamato Capitan Libeccio, se ne sta comodamente seduto.
Alice chiede aiuto e Capitan Libeccio non le risponde, ma sono le onde che la riportano a riva e lei riesce finalmente ad uscire dalla bottiglia di vetro. Ora però i suoi vestiti sono completamente bagnati e Capitan Libeccio le consiglia di partecipare alla corsa chiamata Maratonda per asciugarsi, dove tutti corrono in cerchio.
La ragazza partecipa alla corsa seduta sul becco di uno degli uccelli, ma alla fine vede Bianconiglio e decide di inseguirlo. La ragazza arriva in un bosco dove stringe la conoscenza di due gemelli chiamati Pinco Panco e Panco Pinco che insistono per raccontarle una storia sebbene lei non desideri ascoltarla.
I due le raccontano la storia delle ostrichette curiose che narra di un giorno (o di una notte, non si sa se ci sia il sole o la luna) in cui su una spiaggia ci sono Tricheco e Carpentiere che camminano. Il secondo si lamenta della sabbia che non gradisce, ma ama le cose buone da mangiare. Nel mare ci sono delle ostriche ed era quasi mezzogiorno o mezzanotte? In ogni caso il Tricheco e il Carpentiere avevano fame così suonando un bastone come un flauto il primo attirò le ostricette sulla spiaggia e disse loro che avrebbe fatto colazione. Le ostrichette erano curiose di conoscere quei due individui e ahimè ma non sapevano di essere loro la colazione così Tricheco se le mangiò tutte e il Carpentiere si arrabbiò poichè non gliene fece assaggiar nemmeno una.
La bambina pensa che sia una storia molto triste e decide di proseguire il cammino e presto giunge davanti ad una graziosa casetta di proprietà del Bianconiglio. Lei vorrebbe parlargli, ma lui la confonde per Arianna e le chiede di andarle a prendere i guanti. Alice entra in casa e non riesce a trovarli, poi vede una scatola di biscotti in cui è scritto "Serviti". Ne asaggia uno e diventa altissima e sfonda tutta la casetta, mentre Bianconiglio chiede aiuto a Capitan Libeccio che pensa di dar fuoco alla casa con un fiammifero. Alice pensa a rimpicciolire e assaggia una carota dell'orto di Bianconiglio ritornando piccina. Il coniglio se ne va e Alice ritorna a inseguirlo.
Poco dopo la bambina vede dei fiori che ballano e cantano e sente una melodia che fa così :" A, E, I, O, U! " Queste vocali sono cantate da Brucaliffo, un bruco che fuma una pipa, seduto sopra a un enorme fungo. Le domanda chi lei sia e Alice chiede di poter ritornare delle sue vere dimensioni. Brucaliffo le consiglia di assaggiare una delle parti del fungo su cui è adagiato: una fa crescere e una fa rimpicciolire. Alice si chiede quale sia quella che la farà ingrandire così ne assaggia una parte e diventa così alta che raggiunge i rami degl alberi. Un nido di uova di uccello le rimane incastrato nei capelli e mamma uccello non ne è felice, così lei tenta di assaggiare un'altra parte di fungo e torna delle sua dimensioni naturali.
Rimettendosi in tasca i pezzettini di fungo riprende ad inseguire Bianconiglio, ma il bosco è pieno di cartelli con direzioni diverse. Si chiede quale sia quella giusta e improvvisamente appare un sorriso e poi un gatto, anzi uno Stregatto. Egli è in grado di sparire, apparire e fare cento cose strane, così Alice gli domanda dove poter trovare Bianconiglio.
Le risponde di chiedere informazioni al Cappellaio Matto oppure al Leprotto Bisestile. Seguendo il suo consiglio la ragazzina giunge davanti ad una casa dove quei due stanno cantando, in una tavolata in giardino, accompagnati dai fischi delle teiere. Il tè é la loro passione e invitano Alice a berlo in occasione del non-compleanno di entrambi. Non riuscendo a capirli, i due le spiegano che il non-compleanno sono i giorni in cui non si compiono gli anni, ben 364, quindi è anche il non-compleanno di Alice.
E' quindi invitata ad unirsi a loro per festeggiare: assaporando un pezzo di torta e bevendo con loro il tè, accompagnata da un bel inchino di entrambi. Il leprotto e il Capellaio Matto sono proprio bizzarri e Alice comincia ad essere stanca di seguire il coniglio, quindi pensa di ritornare a casa seguendo il sentiero. All'improvviso appare un animale con la testa a forma di scopa che lo sta cancellando tutto e la malcapitata Alice è persa nel paese delle meraviglie dove abitano stranissime creature.
La bambina cominciò a piangere disperata e ad un tratto ricomparve lo Stregatto che le spiegò che non poteva esserci la "sua" strada per tornare a casa, perchè tutte le strade appartenevano alla Regina. Lo stregatto, inoltre, le mostra un passaggio segreto per arrivare dalla sovrana. Alice decide di percorrerlo e arriva ad un giardino di rose dove tre carte da gioco, l'asso, il due e il tre di fiori, stanno dipingendo di rosso delle rose bianche perchè la regina desiderava soltanto le prime.
Proprio in quel momento le trombe squillano per annunciare l'arrivo della sovrana e vi è anche Bianconiglio che svolge la sua mansione di trombettiere di corte.
La Regina si trova tra due schiere di carte di cuori e accanto a lei c'è il sovrano, piccolo e minuto, che nessuno sembra considerare importante.
Non appena la sovrana vede Alice le chiede se sa giocare una partita di croquet. La bambina conosce il gioco e la partita inizia. Nel paese delle meraviglie però il croquet si gioca usando degli uccelli dal collo lungo come racchette, mentre un riccio funge da palla e deve passare al di sotto delle carte da gioco piegate.
Alice però non riesce ad utilizzare le racchette perchè non hanno intenzione di ubbidire ai suoi comando dato che tutti nel paese delle Meraviglie temono la Regina di Cuori e il gioco è tutto studiato in modo che lei vinca, anche se non lo meriterebbe.
L'unico che non la teme è lo Stregatto e decide di farla arrabbiare sul serio, ma Alice tenta inutilmente di fermarlo. Egli allaccia il vestito della regina alla racchetta e non appena lei batte: finisce a terra con le gambe all'aria. Le carte da gioco si precipitano ad aiutarla e la Regina furiosa indica Alice e ordina che le venga tagliata la testa. Ella crede che a farla cascare sia stata lei, dato che non ha visto lo Stregatto.
Il Re convince sua moglie a farle almeno un processo per giudicarla colpevole o innocente. In tribunale Bianconiglio la accusa dell'incidente, mentre la giuria prende atto della situazione.

Alice si sente molto piccola rispetto alla Regina e vorrebbe essere ascoltata, così si ricorda dei pezzettini di fungo di Brucaliffo e li assaggia entrambi: crescendo fin quanto non raggiunge il soffitto. Ora Alice può guardare la Regina dal basso verso l'alto e non teme più nessuno. Vorrebbe fare della carte un mazzo da mettersi in tasca e vorrebbe dire tutto quello che pensa a quella Regina prepotente.
La povera Alice però non sa che il secondo pezzettino di fungo sta per fare effetto e in poco tempo ecco che ritorna piccina piccina. La Regina ordina di tagliarle subito la testa, così le carte cercano di catturarla, ma lei riesce a scappare in tempo.
La ragazzina corre più forte che può inseguita da un esercito di carte e dalla Regina furiosa, ma finalmente giunge nella stanza a cui era entrata dove c'è la minuscola porticina. La serratura parlante però è ancora chiusa a chiave.
Alice rivede La Regina, Il Re, le Carte, il Leprotto Bisestile e il Cappellaio Matto e ci sono perfino il Tricheco e il Carpentiere, ma ormai non possono più raggiungerla perché è tutto un sogno.
Alice dorme tranquilla con in braccio il suo gattino Oreste e non appena aprirà gli occhi il sogno svanirà. Peccato, perché si è divertita un mondo.

.:La gallery di Alice nel paese delle meraviglie:.