Nel cuore della città di Agrabah, la perla d'oriente, città del mistero e di tanti incantesimi il consigliere del sultano chiamato Jafar riuscì a trovare, con l'aiuto di uno scarabeo magico, una caverna nella quale si nascondevano oro, monili e pietre preziose. Ma la cosa più importante era una lampada d'oro in grado di realizzare tutti i desideri.
La Dea Tigre però comparve e disse che soltanto un uomo con un cuore puro come un diamante grezzo sarebbe riuscito ad entrare nella caverna e Jafar decise di trovarlo.
Intanto nelle strade del mercato di Sgrabah passa il giovane Aladdin, un ladro comune di pane, povero ma sempre educato e gentile con tutte. Ogni donna lo saluta e gli sorride e lui ricambia sempre. Ha una piccola scimmietta sulla sua spalla che si chiama Abu che lo aiuta a procurarsi la mercanzia.
Il giovane vive su un terrazzo di un vecchio palazzo, in una logora tenda e un giaciglio di paglia e terra. Dal terrazzo si può vedere il palazzo del sultano, splendente come una gemma, colmo di marmi preziosi e di morbidi tappeti. In quel palazzo vive la bellissima Jasmine, la più graziosa delle figlie del re, che continua a respingere tutti i pretendenti a nozze sebbene siano i più ricchi d'Oriente.
Il povero sultano non sa davvero cosa fare con la bella figlia perchè tra tre giorni compie gli anni e secondo la legge deve sposarsi, ma lei continua a rifiutare gli aspiranti consorti.
Del resto la bella Jasmine desidera sposarsi solo per amore e più di ogni altra cosa vorrebbe uscire dal palazzo reale per sentirsi libera senza i suoi doveri di corte. La giovane guarda sconsolata fuori dalla finestra immaginando il mondo che la aspetta, mentre coccola la sua tigre Rajad.
Il sultano decide di chiedere aiuto al suo consigliere Jafar, ma in cambio deve cedergli l'anello magico del sire, con un prezioso diamante azzurro, che gli permetterà di vedere il volto del giovane che potrà entrare nella caverna delle meraviglie.
Jasmine ha deciso che uscirà dal palazzo per vedere la vita che c'è al di fuori di quella prigione dorata, così nel bel mezzo del mattino, entra nel mercato di Agrabah. Mentre Aladdin si è procurato una bella anguria per colazione grazie al suo amico Abù. Improvvisamente vede la fanciulla davanti al banco del fruttivendolo che si sta irritando perchè lei non può toccare la moneta, con cui pagare la merce, dato che è una principessa. Aladdin le si avvicina e le suggerisce di fingersi pazza.
Intanto al palazzo Jafar, insieme al suo pappagallo Iago, sta compiendo l'incantesimo con cui potrà vedere il volto di colui che potrà entrare nella caverna e con grande sorpresa gli compare il viso di Aladdin. Però si chiede cosa ci faccia la principessa con lui ad ammirare il palazzo reale nella luce del tramonto.
Purtroppo il loro momento di quiete è interrotto dalle guardie reali, inviate da Jafar, che arrestano il giovane Aladdin. Jasmine, tornata a palazzo, chiede al consigliere di liberare il giovane, ma Aladdin è stato accusato di averla rapita e nemmeno il sutano, per quel reato, può intervenire in sua difesa.
Il piccolo Abu raggiunge il suo padrone, attraverso le sbarre della prigione, e riesce e liberarlo dai ceppi in cui è legato. Uun vecchio cencioso, vedendolo, gli indica un buco nella parete e gli chiede di seguirlo perchè riuscirà a farlo uscire e a farlo diventare ricco. Sotto a quei panni si nasconte Jafar che conduce Aladdin nel deserto col pretesto che dopo sarà in grado di sposare la principessa Jasmine.
Davanti alla caverna la Dea Tigre gli ordina di prendere solanto la lampada magica e lo avverte che se ubbidirà sarà premiato. Aladdin si ritrova nella caverna delle meraviglie, cerchiato da mille tesori di inestimabile valore, ma con umiltà prende soltanto la vecchia lampada che gli spetta. Abu invece, è attratto da tutto quel luccichio e tocca una pietra preziosa. Non appena la sfiora la caverna trema da un terremoto e il tesoro precipita tutto in un mare di lava infuocata.
Per poco Aladdin e Abù finiscono nelle fiamme, ma come per incanto si ritrovano a volare su un tappeto magico, uno dei tanti tesori conservatinella caverna, che li porta fino all'uscita. Jafar li sta attendendo all'ingresso e con un gesto improvviso afferra la lampada e spinge Aladdin all'interno dello strapiombo. Il tappeto lo solleva nuovamente in volo e lo porta in salvo. Quando il giovane si riprende nota che Abù è riuscito a rubare la lampada dalle mani di Jafar.
Aladdin allora, legge le parole scritte sulla lampada, e non appena la sfrofina per pulirla, ecco che compare un Genio. Costui spiega al ragazzo che può soddisfare tre dei suoi desideri, purchè non si tratti di uccidere, far resuscitare o far sì che qualcuna si innamora di lui.
Intanto Jafar, al palazzo, sta prendendo in considerazione di sposare Jasmine per potersi poi sedere sul trono del sultano e diventare re. Aladdin sta pensando alla sua amata principessa e chiede al genio di realizzare il desiderio di trasformarlo in un ricco principe, in cambio come terzo desiderio farà in modo che il genio non sia più schiavo della lampada. Il Genio fa diventare Aladdin un ricco principe, mentre a palazzo Jasmine sta rifiutando tutti i suoi pretendenti. Jafar ha ipnotizzato il sultano e lo sta spingendo a firmare una lunga pergamena in cui c'è scritto che sua figlia dovrà sposar il visir reale, cioè lui.
Un rumore fa svegliare il sultano che si affaccia e vede un corteo sontuoso nel quale carovane di cammelli, pieni di doni e stendardi, stanno accompagnando il nuovo pretendente di Jasmine: Aladdin, chiamato principe Alì Abàbua.
Il giovane principe chiede di poter vedere Jasmine in modo da conquistarla subito, non appena ella ode queste parole, si arrabbia perchè le sembra di essere considerata un premio da vincere. Aladdin così la invita a fare un giro sul suo tappeto volante magico e Jasmine rimane incantata da quell'avventura indimenticabile.
Ma il pericolo è in agguato e il principe viene catturato e legato da alcuni seguaci di Jafar viene legato da alcuni sgherri di Jafar e gettato in acqua. Aladdin riesce però a sfiorare la lampada magica e ad esprimere il suo secondo desiderio di essere salvato. Desiderio esaudito, mentre a palazzo Jafar sta riproponendo la sua candidatura come pretendente di Jasmine.
Nella sala piomba Aladdin che accusa il visir reale di tentato omicidio, così Jasmine e il sultano ordinano alle guardie di arrestarlo.
Il perfido consigliere ha una fialetta in mano che getta sul pavimento: provocando una nube di fumo e lui scompare. Presto sarebbe stato catturato, ma il sulfato è felice perchè sua figlia Jasmine ha finalmente trovato un pretendente e presto si sposerà. Il perfido Jafar nella notte ruba la lampada magica dalla stanza di Aladdin.
Il suo primo desiderio è quello di diventare sultano di Agrabah e il Genio è costretto ad esaudirlo. Per secondo desiderio diventa il più potente mago del mondo. Scaraventa una saetta contro Jasmine, ma la tigre Jafar tenta di difenderla e viene trasformata in un gattino, infine imprigiona Aladdin in una torre cn Abù. Jasmine scopre che Alì prima era Aladdin, il ladruncolo, che aveva incontrato al mercato.
Quando il perfido sultano sembra avere la meglio, Aladdin riesce a liberarsi dalla torre grazie al tappeto magico e a correre al palazzo. Aladdin grida al suo nemico che ora è un grande mago, ma mai sarà potente come un genio. Così Jafar esprime il suo terzo desiderio e chiede di essere un genio, ma Aladdin si riprende la sua lampada e lo imprigiona lì dentro. Esprime il suo desiderio di liberare il Genio.
Aladdin ha rinunciato al suo volere di sposare Jasmine perchè non era un principe, ma un comune ragazzo, e il Genio commosso si rende conto che lui ha sacrificato tutto per la sua libertà. Così intervenne il sultano che cambiò la legge e permise a sua figlia si sposare il suo amato Aladdin e di coronare il loro sogno d'amore.

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