.:Evoluzione e diffusione:.



.:Evoluzione:.

Come tutti i Cetacei, anche i tursiopi si sono originati da un mammifero terrestre, probabilmente appartenente all'ordine degli Artiodattili e che visse nell'Eocene, circa 50 milioni di anni fa. Risale a circa 38 milioni di anni fa la comparsa del Basilosaurus, un animale molto simile alle attuali balene e che era completamente acquatico. In questo animale erano ancora presenti delle piccole zampe posteriori, che sono state perse nei cetacei attuali. Nel Miocene fecero la comparsa i Kentriodontidi (vedi immagine), antenati degli attuali delfini e che erano morfologicamente molto simili ai tursiopi.
Gli scienziati sono stati per molto tempo consapevoli che al genere Tursiops dovesse essere ascritta più di una specie, ma le prove erano assenti. L'avvento delle moderne tecniche di biologia molecolare ha permesso di dipanare questo dubbio e oggi gli scienziati sono sostanzialmente d'accordo sul fatto che esistano almeno due specie ascrivibili al genere Tursiops : T. truncatus (tursiope comune): si trova nelle acque temperate fino agli oceani tropicali. Colore blu con una linea scura che corre dal rostro allo sfiatatoio. T. aduncus (tursiope indo-pacifico): vive nelle acque attorno ad India, Australia e Cina meridionale; presenta il dorso di colore grigio scuro e la parte ventrale bianca con macchie grigie. Molti dati scientifici del passato considerano le due specie come una singola e questo è uno dei motivi per cui l'IUCN le considera entrambe come "data deficient" nella lista rossa delle specie in pericolo. Recenti prove genetiche suggeriscono che il tursiope indo-pacifico debba essere ascritto al genere Stenella, essendo più vicino alla stenella maculata atlantica (Stenella frontalis) che al T. truncatus. La questione è comunque tutt'ora controversa e alcuni scienziati, come LeDuc e Curry sostengono che il genere Tursiops abbia bisogno di una sostanziale revisione.

Le seguenti sono invece talvolta riconosciute come sottospecie di T. truncatus:
T. truncatus gillii (tursiope del Pacifico), vive nel Pacifico e presenta una linea nera che va dall'occhio alla fronte. T. truncatus ponticus (tursiope del mar Nero), vive nel mar Nero. In cattività sono nati degli ibridi da incroci tra tursiopi ed altri Delfinidi. Nel delfinario Seaworld, in California, vive l'ibrido nato dall'incrocio tra un tursiope e un delfino comune (Delphinus delphis).
Nel Sealife Park, alle Hawaii, vivono due delfini nati dall'ibridazione di un tursiope con una Pseudorca crassidens. Questi ibridi, chiamati wholphin sono fertili e il primo è nato nel 1985. Secondo Louis Herman sono stati osservati wholphin anche in natura. Diversi altri ibridi sono stati trovati in natura, come per esempio quelli nati dall'incrocio tra tursiopi e Stenella frontalis .

.:Diffusione ed habitat:.

I tursiopi vivono nei mari temperati e tropicali di tutto il mondo e ne sono state censite popolazioni nell'Oceano Pacifico, dal Giappone settentrionale fino all'Australia e al Cile e nel golfo della California; nell'Oceano Atlantico, dalla Scozia settentrionale e dalla Norvegia fino alla Patagonia e al Sudafrica; , lungo le coste degli Stati Uniti fino al Golfo del Messico; nell'Oceano Indiano, dall'Australia al Sudafrica; nel mar Mediterraneo, dove è il Cetaceo più abbondante; nel mar Nero e nel mar Rosso. E' comune sia nelle acque costiere frequenta, sia nelle acque fredde che in quelle tropicali e sulla punta delle piattaforme continentali. In Italia sono frequenti lungo le coste siciliane e nell'Adriatico. Meno frequenti sono gli avvistamenti nel "Santuario dei Cetacei", un tratto di mare compreso tra Liguria, Sardegna settentrionale e Francia meridionale.
Sebbene i gruppi che abitano vicino alle riserve, osservati più frequentemente, non nuotino al di sotto dei 30 m, il delfino può trovarsi in una vasta gamma di scenari costieri: dalle piccole insenature rocciose, alle lagune, alle spiagge frastagliate. Il delfino tursiope penetra anche negli estuari e nei tratti terminali dei grandi fiumi.
Le specie oceaniche, meno studiate, spesso si aggirano intorno alle isole e sulle piattaforme continentali. Questi delfini nuotano in superficie, ma si immergono fino alla profondità di 600 m.
I delfini sviluppano una conoscenza tale del loro habitat che gli permette di trovare le prede e di evitare predatori. Alcune popolazioni di tursiope vivono in ambiente pelagico, soprattutto quelle che si trovano in prossimità delle isole oceaniche, mentre altre vivono nelle zone costiere, in acque calde e che non superano la profondità di 30 m. Esistono, quindi, due ecotipi di tursiopi. Gli ecotipi costieri possono compiere delle migrazioni, mentre quelli pelagici sono generalmente stanziali. In alcune aree le migrazioni sono stagionali e sembra siano dovute a cambiamenti nella temperatura delle acque ed alla abbondanza e distribuzione delle prede. È stato osservato come talvolta le acque costiere vengano utilizzate come area di nursery.
Occupano quasi tutti i tipi di habitat marini, vivendo in mare aperto, nelle lagune, vicino gli estuari, in fondali sabbiosi, fangosi e rocciosi.