.:Cavalli:.

.:Tutto sui nostri amici a 4 zampe:.


Le origini del cavallo

Gli antenati dei cavalli, gli eohippus, misuravano tra i 25 e i 50 cm, non più grandi di una volpe, ma le loro misure in seguito sono aumentate progressivamente. Circa 38 milioni di anni fa le loro membra anteriori avevano quattro dita e quelle posteriori tre. Grazie al loro pelame scuro e zebrato si nascondevano facilmente per sfuggire ai predatori.
Alcuni mangiavano foglie, altri brucavano erba. In seguito, le membra si sono allungate e hanno iniziato a correre più veloci. Essi sono apparsi soprattutto nelle grandi praterie dell'America del Nord. L'equus caballus, il più simile al cavallo attuale, è scomparso meno di 1 milione di anni fa. Dopo l'America si è diffuso in Asia e in Europa e ha dato origine alle diverse razze conosciute attualmente.

Cavalli di Lascaux

Circa 17000 anni fa, l'uomo di Cro-Magnon ha dipinto affreschi di cavalli nella grotta di Lascaux, in Francia. Questi cavalli primitivi assomigliavano molto ai discendenti dell' equus caballus che viveva nel secolo scorso in Mongolia. Erano animali di statura piccola, con la testa massiccia e il collo grosso. Se ne trovano ancora negli zoo. Gli uomini preistorici, ai quali il cavallo serviva da preda, a poco a poco l'hanno addomesticato.

I primi cavalieri

Si pensa che il cavallo sia stato addomesticato per la prima volta, verso il IV millennio a.C nelle steppe dell'Asia Centrale e della Mongolia. Ma è solo nel II millennio che i pastori nomadi hanno iniziato a servirsene come cavalcatura nei loro spostamenti alla ricerca di nuovi pascoli per le loro greggi.
Inizialmente, i cavalieri hanno usato una pelle d'animale o una coperta sul dorso del cavallo, sostituite in seguito, verso il 500 a.C., dalla sella e dalle staffe.

Le diverse razze

I cavalli si possono classificare in due categorie:
  • I cavalli snelli, leggeri, veloci, vivaci e nervosi che possono raggiungere grandi velocità al trotto e al galoppo e che sono destinati ad essere sellati per le passeggiate e le competizioni;
  • I cavalli cosiddetti da tiro, più tozzi e più massicci, calmi e docili, capaci di trainare carichi pesanti. I cavalli da tiro sono originari delle regioni con pascoli abbondanti, dato che sono forti mangiatori. A seconda della razza, i cavalli sono di taglia variabile.

    La testa

    La testa del cavallo, molto espressiva, è una caratteristica della sua grande bellezza. Vista di profilo, si differenzia a seconda della razza. Si dice che la testa è quadrata se il profilo è rettilineo, camusa se è incavata, arcuata se convessa, e da rinoceronte se presenta un rigonfiamento.

    I pony

    Si chiamano pony i cavalli di taglia piccola che misurano meno di un m. 1,45 al garrese. Originari delle regioni aride, questi piccoli cavalli sono rustici e molto resistenti. Le razze più belle si trovano in Gran Bretagna. Un tempo, molti venivano impiegati per trasportare carichi o per lavorare nelle miniere. Oggigiorno costituiscono la cavalcatura ideale per i bambini o per il gioco del polo.
    I pony sono fedeli, intelligenti, e adorano la compagnia dell'uomo. Al mondo esistono un centinaio di razze diverse di pony. Il più piccolo di chiama falabella e misura meno di 0,70 m.

    Principale elenco delle razze:

  • Albino
  • Alter Real
  • Andaluso
  • Anglo Arabo
  • Anglo Arabo Sardo
  • Anglo Arabo Spagnolo
  • Anglo Normanno (o trottatore francese) Nel XVIII secolo il cavallo normanno è stato incrociato con stalloni mezzosangue inglesi, molto dotati per il trotto. Ne è stato ottenuto un trottatore molto resistente, utilizzato anche in cavallerie e nella caccia.

  • Appaloosa
  • Arabo: è una delle razze più antiche. Il suo allevamento si è sviluppato in Oriente e nel deserto arabico. E' un cavallo veloce, elegante, fiero, molto possente e con una grande vivacità. Compagno fedele dei Beduini, venne conosciuto dagli Occidentali durante le Crociate e le invasioni arabe.

  • Arabo Shagya
  • Ardennese
  • Australian Waler
  • Avelignese
  • Bavarese
  • Belga: è un cavallo da tiro pesante, molto antico, originario del Belgio. Giulio Cesare, Nerone e più tardi Napoleone hanno apprezzato la sua grande resistenza. Ha un corpo muscoloso con zampe corte. Obbediente, è un cavallo molto lento, in grado di trainare però carichi pesanti.

  • Berbero
  • Boulonnais
  • Brumby
  • Budjonny
  • Camargue
  • Charolais
  • Clydesdale: è un cavallo da tiro originario della Scozia. E' il risultato degli incroci tra le giumente scozzesi e gli stalloni fiamminghi, più pesanti. Dotato di grande energia, è stato impiegato a lungo nei lavori agricoli.

  • Connemara: questo piccolo cavallo irlandese viene allevato in libertà sulle montagne di Connemara, battute dai venti. E' stato incrociato con gli stalloni andalusi e arabi per aumentarne un pò la taglia (tra m. 1,35 e 1,40). Grazie al suo piede sicuro è il compagno adatto per fare lunghe passeggiate. Eccellente saltatore, può superare gli ostacoli senza fatica.

  • Criollo
  • Dartmoor: molto resistente, si adatta alle più rigide condizione climatiche. Misura meno di m. 1,30 di altezza, ma può trasportare sul dorso un carico do 75 kg. Dolce e domestico, viene montato spesso dai bambini. E' anche un buon pony per giocare a polo e per fare lunghe passeggiate.

  • Dole - Gudbrandsdal
  • Don
  • Equus Przewalskii (cavallo selvatico asiatico)
  • Exmoor
  • Falabella
  • Fell
  • Fjord
  • Frederiksborg
  • Frisone
  • Hackney (Pony e Cavallo)
  • Hannover
  • Holstein: questo cavallo, allevato in Germania, è stato spesso incrociato con i purosangue. Ha zampe robuste e muscolose, che fanno di lui un eccellente saltatore. Intelligente, è adatto anche per il dressage e la corsa.

  • Hunter
  • Irish Cob
  • Irish Draught
  • Limousin
  • Lipizzano è discendente dallo stallone Andaluso. E' a Lipizza, vicino a Trieste, che vengono allevate i lipizzani. Si tratta dei cavalli bianchi della famosa Scuola spagnola di Vienna. I maestri di equitazione di questa scuola hanno raggiunto la perfezione nel dressage. Il lipizzano, che raramente supera m 1.55, ha magnifici occhi neri.

  • Lusitano
  • Maremmano
  • Mezzosangue Ungherese
  • Morgan
  • Murgese
  • Mustang
  • Nonius
  • Oldenburg
  • Paint
  • Palomino
  • Paso Fino
  • Paso Peruviano
  • Percese: è il cavallo da tiro più popolare ed è originario di Perche, in Normandia. Ha un collo muscoloso e un ampio petto. Questo cavallo possente è docile e viene molto apprezzato anche dagli Americani e dai Giapponesi.

  • Pony Dales
  • Pony della Giara
  • Pony Highland: Originario della Scozia, l'highland é abbastanza alto al garrese (tra m. 1,22 e 1,27 circa). E' un pony robusto che può portare carichi pesanti. Veniva utilizzato un tempo nelle miniere di stagno e di piombo. Oggi viene usato per il tiro e per la corsa. Docile e affettuoso è anche eccellente cavallo da corsa agli ostacoli.

  • Pony Islandese
  • Purosangue Inglese: è il cavallo che vediamo in tutti gli ippodromi. Questi cavalli, i più veloci al mondo, sono nati dall'incrocio tra Giumente da corsa inglesi e stalloni arabi. Sono veloci e muscolosi, hanno il pelo raso e lucido e grandi occhi intelligenti.

  • Quarter Horse
  • Salernitano
  • Sella Americano
  • Sella Italiano
  • Selle Francais
  • Shetland: questo pony di piccola taglia (da m 0,90 a m 1,50 circa) è originario delle isole omonime, situate al nord della Scozia. Su queste isola il clima è rigido e la vegetazione scarsa. Per resistere al freddo ha sviluppato un pelo lungo e spesso e una criniera e una coda molto folte. Anche lo shetland è un pony molto robusto, che non necessita di una ricca alimentazione. E' il più robusto dei cavalli della sua taglia: può trainare carichi fino a due volte il suo peso.

  • Shetland Americano
  • Standardbred
  • Tennessee
  • Tersk
  • Tiro Pesante Olandese
  • Toric
  • Trakehner (Prussiano Orientale)
  • Welsh
  • Welsh Cob
  • Welsh Mountain Pony
  • Welsh Pony

    Il puledro

    La giumenta porta nel ventre il suo puledro per undici mesi. La nascita spesso avviene in primavera e la giumenta dà alla luce un solo piccolo alla volta. Durante i suoi primi mesi di vita, il puledro si nutre esclusivamente di latte materno: esso beve dai 2,5 ai 5 l. di latte al giorno. Dalla fine del primo mese, incomincia a brucare erba e fieno. A 3 mesi, gli si danno anche avena e cereali bolliti. Il puledro purosangue fino a 5-6 mesi, periodo in cui viene separato dalla madre, prende il nome di "foal". A 18 mesi il cavallo è pronto ad iniziare l'addestramento (cioè la scozzonatura), ma non sarà considerato adulto fino al compimento di 5 anni circa.
    Nei primi tempi il puledro non si allontana dalla madre. Apre i grandi occhi per osservare tutto ciò che lo circonda. Molto giocherellone, fa le capriole per esercitare i propri muscoli.

    La nascita

    Quando si avvicina il momento del parto, la cavalla si agita e poi si sdraia. Prima, essa perde il sacco delle acque che hanno protetto il piccolo e che gli hanno fornito il nutrimento di cui aveva bisogno. Poi, al ritmo delle contrazioni, esce il puledro: prima la testa seguita dalle zampe anteriori.
    La giumenta inizia quindi a leccare il suo puledro ancora del tutto umido per pulirlo e rassicurarlo. Leccandolo, essa si impregna dell'odore del piccolo al quale contemporaneamente trasmette il suo. La cavalla aiuta poi il puledro a trovare le sue due mammelle per allattarlo. All'inizio, il puledro succhia a tutte le ore e dorme a lungo.

    I primi passi

    Il piccolo puledro cerca quasi subito di alzarsi. E' molto maldestro sulle zampe, troppo lunghe per il suo corpo e deve fare parecchi tentativi prima di riuscirvi. Nell'arco di un'ora o due eccolo però in piedi.

    Anatomia e cure

    Il cavallo richiede molte cure. Ogni giorno, bisogna strigliarlo e se rimane in scuderia è necessario cambiare la sua lettiera, farlo lavorare almeno per un'ora e mezza e, dopo l'esercizio, frizionarlo perché non prenda freddo. E' necessario far visita al cavallo ogni giorno, non soltanto per farlo uscire ma anche per parlargli, accarezzarlo o portargli una leccornia come una mela o una carota. In questo modo, riconoscerà presto l'odore e la voce del suo padrone.

    Alimentazione

    Al cavallo si danno cereali (avena, orzo, mais e crusca), grani di soia e lino e foraggio (fieno e paglia). Oltre a questi alimenti, mangia carote, mele e granelli. Lo zucchero gli dà energia e una pietra salata da leccare, posta nel suo recinto, gli fornisce sali minerali e vitamine. Dato che il cavallo ha uno stomaco piccolo, è preferibile dargli dai 3 ai 5 pasti al giorno. Tra un pasto e l'altro, gli si lascia brucare fieno. Il cavallo beve dai 30 ai 50 litri d'acqua al giorno.

    L' addestramento

    La prima parte dell'educazione del puledro si chiama scozzonanatura. All'inizio lo si abitua a camminare a fianco dell'uomo tenendolo con una corda passata intorno al collo. Poi inizia il lavoro alla cavezza. Il puledro impara a seguire senza tirare, a fermarsi e a ripartire quando glielo si dece. Non bisogna mai fare gesti bruschi, ma parlargli dolcemente e ricompensarlo quando lo merita. L'addestramento propriamente detto inizia all'età di 4 anni: gli si insegna a sostenere il peso del cavaliere e a essere montato.

    Le malattie

    Se il cavallo si rigira sul dorso sudando molto, significa che ha dolore al ventre: soffre di diarrea o di coliche. Per evitare che abbia parassiti gli si somministra un vermifugo. I cavalli sovraffaticati o con una alimentazione troppo abbondante possono avere delle congestioni: hanno la febbre e i loro zoccoli sono caldi e doloranti. Un cavallo può zoppicare in seguito a una caduta, per un errato allenamento o per una scorretta alimentazione.

    La sella

    Essa è costituita da un'armatura di legno (l'arcione) rivestita di cuoio e viene mantenuta ferma sul dorso del cavallo con le cinghie. E' fornita di due staffe e di appositi staffili. Esistono numerosi tipi di cella ciascuno adatto a un'attività equestre. Le più conosciute sono la sella inglese e l'americana. Il filetto, invece, è un arnese di cuoio che si infila sulla testa del cavallo.

    Misurare il garrese

    L'altezza del cavallo si misura in base all'altezza al garrese (tra il collo e la spalla), spesso facendo uso di una tesa. I cavalli che misurano meno di 1,45 m. sono classificati nella categoria dei pony.

    La strigliatura

    Il cavallo si spazzola con la striglia, una specie di spazzola di metallo o di gomma che toglie il fango. Una spazzola dura, la treccia, consente invece di togliere la polvere. Poi, si lucida il pelo con una spazzola morbida e si levano i residui di sporcizia rimasti con un panno ruvido. Per pettinare delicatamente la coda e la criniera e per districare il crine si usano diversi pettini specifici. Per togliere dagli zoccoli il fango e i sassi si usa la curasnétta. E' necessario verificare gli zoccoli del cavallo prima e dopo ogni uscita. Il cavallo si tosa una volta all'anno. La tosatrice a mano è stata a poco a poco sostituita dalla tosatrice elettrica. A volte, con le forbici si accorciano la criniera e la cosa.

    Anatomia

    Indispensabile all'uomo

    Fin dall'antichità in Egitto e in Assiria, i cavalli venivano usati in guerra e per trainare carri.
    In campo militare, la cavalleria è stata utilizzata fino agli inizi del XX secolo. Nel 1918, i cavalli sono stati sostituiti dai veicoli a motore. Prima dell'invenzione delle automobili, i cavalli tiravano le diligenze, i tram e gli omnibus; trasportavano inoltre le merci sulle strade, inoltravano la posta e trainavano i vagoncini nelle miniere. Il cavallo del batteliere rimorchiava le chiatte lungo i fiumi.

    Alla conquista del West

    Quando i pionieri si sono insediati in America nel XIX secolo, i cavalli erano il loro unico mezzo di trasporto. I convogli potevano essere composti da 30 fino a 100 carri che trasportavano famiglie intere e i loro beni.

    I cavalieri

    Nel Medioevo, i cavalieri montavano cavalli chiamati destrieri per andare in guerra o per partecipare ai tornei. Il destriero era coperto con un vestito, la gualdrappa, che serviva da protezione e con una specie di armatura, la testiera, per proteggere la testa del cavallo.

    L'indiano e il suo traino

    Per trasportare i loro bagagli, gli Indiano d'America hanno ideato di attaccare ai loro cavalli una specie di lettiga: il traino. Quando la tribù levava il campo, venivano smontate le tende e le lunghe pertiche che servivano per sostenerle erano utilizzate per costuire i traini. Le pertiche venivano sistemate a forma di V e fissate con cinghie di cuoio.

    I lavori agricoli

    Nel 900 il cavallo serviva per tirare l'aratro durante l'aratura, per seminare, raccogliere e trasportare i prodotti della terra. Negli Stati Uniti,, enormi mietitrebbia venivano tirate da squadre di 40 cavalli. In seguito, il cavallo è stato sostituito dal trattore, ma viene ancora utilizzato per sarchiare le file dei cavolfiori, dei carciofi e della vite.

    Equitazione e dressage

    L'equitazione addestrata consiste nel far eseguire al cavallo figure che mostrino le sue doti di agilità e scioltezza e la perfetta intesa con il suo cavaliere. Se l'addestramento ha raggiunto un alto grado, il cavallo compie le evoluzioni in modo naturale. Alla scuola di cavalleria di Saumur, il Cadre Noir continua la tradizione equestre francese. In particolare, esso presenta 3 salti: la courbette, la croupade e la cabriole. Per addestrare i cavalli, bisogna farli lavorare con la cavezza, poi a mano con le briglie lunghe e il piliere, prima di montarli. Esistono corsi di dressage e di salto agli ostacoli. Le prove di dressage grazie all'eleganza dei cavalieri e alla perfezione dei movimenti dei cavalli sono un vero e prorpio spettacolo.

    Il salto agli ostacoli

    E' necessaria una grande intesa fra il cavaliere e la sua cavalcatura. Per addestrare il cavallo a superare gli ostacoli, all'inizio gli si fanno saltare le semplici barre del trotto, aumentandone progressivamente l'altezza e portandolo alla fine a superarle al galoppo.

    La cabriole

    Mentre il cavallo è sollevato dà una violenta scalciata prima che le zampe anteriori tocchino terra. E' fra le figure equestri più classiche.

    La courbette

    Si tratta di un esercizio di alta scuola, tra i più difficili da eseguire e tra i più spettacolari. Il cavallo si rizza sulle zampe posteriori, quasi in verticale. In questo modo può eseguire parecchi salti di seguito. Alcuni cavalli riescono a farne 10 prima di riappoggiare le zampe anteriori a terra.

    L'appuyer

    In questo movimento, il cavallo si mostra lateralmente, verso destra o verso sinistra, incrociando le zampe. L'appuyer può essere eseguito al passo, al trotto o al galoppo. Un cavallo, che sappia realizzare questo movimento, dimostra che è in sintonia con il suo cavaliere e ha un perfetto autocontrollo.

    Sport equestri

    Gli sport equestri sono derivati spesso da pratiche guerresche. Seguono regole precise e vi possono partecipare soltanto cavalieri eccellenti che abbiamo grande abilità con i cavalli. Eccone qui di seguito alcuni esempi:

    Il rodeo

    E' lo sport più spettacolare e ogni anno, negli Stati Uniti, ne vengono organizzati più di 3000 che attirano spettatori da tutto il mondo. Questo sport prevede diverse prove: durante la caccia al toro due mandriani (cow-boys) devono cercare di catturare un toro in meno di 8 secondi; la cattura del vitello consiste invece, per un cavaliere, nel catturare al laccio un vitello.
    Il rodeo è uno sport molto pericoloso; durante una prova, il cavaliere deve rimanere per almeno 8 secondi su di un cavallo selvaggio senza briglie.

    Il polo

    Si praticava già in Persia parecchi secoli fa. Introdotto, in seguito, in India, si è diffuso in Europa alla fine del XIX secolo tramite gli inglesi. I cavalieri montano i pony e ogni squadra deve cercare di far passare una palla di legno tra i paletti della rete avversaria, colpendola con una mazza. Il pony da polo deve essere veloce alla partenza e possedere uno straordinario equilibrio.
    Per proteggerlo, gli vengono messe delle bande intorno alle zampe e una sorta di rondella di cuoio sugli zoccoli. Il miglior pony da polo è una razza argentima chiamata creolo.

    Le corse

    Fin dall'Antichità le corse dei carri e dei cavalli hanno appassionato le folle. Nel Medioevo, si assisteva alle sfide tra nobili cavalieri, ma la prima vera corsa è stata inventata da Riccardo Cuor di Leone, in Inghilterra, nel XII secolo. Oggigiorno, esistono le corse al galoppo, in piano o agli ostacoli, e al trotto, trotto montato. Il purosangue è la star delle corse in piano. Il cavallo è sempre montato da un fantino che indossa i colori della sua scuderia. Alla fine del secolo scorso, le scommesse sportive sulle corse si sono molto diffuse. Un cavallo che abbia vinto parecchie corse si dice favorito.

    Le corse in piano

    Le corse in piano, che si corrono su un percorso di 2 o 3 km, sono riservate ai migliori purosangue. I cavalli possono raggiungere elevate velocità, talvolta 1km al minuto, sulle brevi distanze.

    Le corse al trotto

    Queste corse, ideate alla fine del XIX secolo, sono molto popolari in Francia e negli Stati Uniti. Nel trotto il trottatore è agganciato a una leggera vettura a due ruote chiamata "sulky".
    Il conducente, o guidatore, guida il suo cavallo con l'aiuto di briglia molto lunghe. Nel trotto montato, il trottatore è un fantino. La difficoltà di questo tipo di corsa sta nel far correre il cavallo più velocemente possibile, senza che cambi l'andatura. Se il cavallo galoppa viene penalizzato.

    Le corse di salto agli ostacoli

    In queste corse, i cavalli devono saltare ostacoli di differenti forme e dimensioni, disposti lungo un percorso. Gli ostacoli possono essere steccati, pendii, siepi e corsi d'acqua. Il vincitore è colui che compie il percorso senza errori e nel minor tempo. Le corse delle siepi, su 2500 m. prevedono almeno 7 siepi. La corsa a ostacoli si correi su 3000 m. con un minimo di 8 ostacoli.

    Spettacoli equestri

    Nell'Antichità le corse dei carri attiravano le folle nei grandi circhi di Roma e di Bisanzio. In seguito, nel Medioevo hanno avuto grande successo i tornei. Verso la fine del XVIII secolo, sono comparsi i primi circhi moderni con straordinarie esibizioni di cavalli addestrati. Negli Stati Uniti, Buffalo Bill, con il suo circo ambulante, divenne famoso insieme al suo gruppo di cavalieri sioux e cow-boy. Più tardi, nei film western, i cavalli hanno assunto un ruolo in primo piano. Essi vengono addestrati a svolgere scene stupefacenti.

    Il carosello

    Alla fine del Medioevo, le giostre e i tornei scomparvero e furono sostituiti con esercizi di parata e addestramento: i caroselli. I cavalieri nobili eseguivano figure di equitazione addestrata molto difficili sulle loro cavalcature sontuosamente addobbate. Il carosello più sfavillante venne realizzato in presenza di luigi XIV, di fronte alle Tuileries, a Parigi.

    Il circo

    Agli inizi, il circo era soprattutto uno spettacolo equestre. Le prime "stelle" furono i cavallerizzi acrobati e le ballerine a cavallo. Essi eseguivano piroette e salti molto pericolosi.
    Al giorno d'oggi vengono eseguiti anche esercizi di addestramento e alcuni gruppi equestri si esibiscono in straordinarie piramidi.

    La corsa dei carri

    A Roma, le corse dei carri, molto popolari, prevedevano sempre quattro squadre sulle quali la folla scommetteva. I carri erano molto leggeri e ogni conducente doveva mantenere il proprio equilibrio, facendo in modo che non si rovesciasse, sopratutto nelle curve. Se il carro si rovesciava, il conducente veniva trascinato a terra e calpestato. Accolto dal clamore della folla, il vincitore passava davanti alla tribuna dei giudici. Considerato un eroe riceveva una corona e una borsa di monete d'oro. Nel film "Ben- Hur" è ripresa una di queste corse spettacolari e violente.